Un progetto in collaborazione con MOTOCICLISMO

“E LUCE FU” CON IL NOSTRO LABORATORIO FOTOMETRICO

I fendinebbia regalano un aggressivo look adventure. Ma l’aspetto non è tutto:  analizzare il fascio luminoso è fondamentale.

Negli ultimi dieci anni sempre più moto, anche di piccola cilindrata, puntano sull’aspetto “adventure”, con massicce barre protettive, ideali per agganciare le luci supplementari. Utilizzando come “cavia” una Moto Guzzi V85 TT con barre paramotore originali, abbiamo messo alla prova quattro coppie di antinebbia supplementari: tre aftermarket più quelli proposti dal catalogo della Casa dell’Aquila. Gli accessori originali sono montati su supporti agganciati al telaietto reggifaro della V85, mentre gli altri tre hanno sistemi di fissaggio regolabili per le barre paramotore. Tutti con tecnologia LED e scocca in alluminio, i set di faretti in prova costano tra i 151 e i 324 euro, una forbice piuttosto ampia.

VIA AL TEST DI “ILLUMINAMENTO”
La prova di “illuminamento”, questo il nome corretto del test, viene effettuata nel laboratorio fotometrico specializzato CevLab di Lainate (MI). Tra i requisiti presi in esame la presenza di una evidente linea di demarcazione (detta anche cut-off), ovvero un passaggio tra area illuminata e oscura sufficientemente netto da non abbagliare gli altri, e un orientamento della zona illuminata al di sotto dell’orizzonte. Il tecnico Luca Venier e l’ingegnere fotonico Selene Carrara regolano i proiettori prima del test. Si valuta anche l’uniformità della luce e si ricava l’impronta a terra virtuale.

FASCIO LARGO
I fendinebbia devono avere un fascio ben sviluppato in larghezza, per illuminare il bordo strada e, quasi sempre, rendono meglio se agganciati il più in basso possibile (l’altezza minima ammessa è di 250 mm, mentre in altezza il limite è l’anabbagliante). In questo test vederemo però che ci sono proiettori più efficaci montati bassi (quelli col fascio più largo) e altri che hanno un rendimento migliore con un montaggio alto (fascio più stretto).
A “parità di nebbia”, chi percorre abitualmente strade tortuose, potrebbe privilegiare i “fendi” con un’impronta larga nei primissimi metri, per esempio per vedere bene un tornante, mentre chi viaggia su strade più veloci dovrebbe rivolgersi a quelli che “allargano” più avanti.

Fonte: Motociclismo